“Retro” perché il nostro festival si propone di andare oltre alle apparenze, al consueto, a tutto ciò che per tutto l'anno il cinema ci ha proposto e che ha avuto un largo successo di pubblico, proponendo titoli ricercati e di grande valore artistico.
Al di là delle rosse tende del sipario.
“Retrò” perché il nostro festival cercherà anche di riproporre grandi film del passato vicino e lontano, che hanno ispirato e ispirano generazioni di cineasti di ogni età.
Comprendere il futuro nello specchio del passato.
Rassegna "Visioni d'oriente" - Rff 2011
Guardare ad oriente è da sempre stata un'attrattiva per l'uomo occidentale, cercare di capire un mondo considerato lontano e misterioso. Porsi continue domande su strani costumi e tradizioni, ritrovandosi spesso con risposte impresse nei gesti e nelle emozioni che ci legano tutti come uomini.
E' bello rivedere le proprie lacrime per un'amore finito riflesse in quelle di un altro uomo, lontano migliaia di chilometri, condividere con lui il dolore, se pure in due universi culturali profondamente distanti.
Conoscere il cinema orientale, dalla Russia alla Cina, dalla Corea al Giappone, fino a tornare in Iran e nel medio oriente, può aiutarci a capire mondi diversi dal nostro, e a farci capire come la globalizzazione ci stia al contempo unendo e distruggendo.
Il cinema puro tra sogno, grottesco e satira sociale - Rff 2011
Un maestro indiscusso del cinema puro è Federico Fellini, in lui l'espressione estetica si fonde con il messaggio, sempre che ce ne sia uno, si raggiunge l'apice della ricerca dell'arte per l'arte. Così fu anche per altri grandi intrattenitori come Alfred Hitchcook e in parte in Louis Bunuel. In Bunuel lo sfondo grottesco, surreale serve spesso da satira sociale, mettendo in evidenza i vizi della società contemporanea.